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San Giovanni Nepomuceno Sacerdote e Martire

Santo del 21 marzo

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S. Giovanni Nepomuceno è il martire del sigillo sacramentale.
Nacque a Nepomuk Boemia nel 1330 ma iniziò gli studi ecclesiastici a Praga dove venne consacrato sacerdote dall’arcivescovo.
Non appena presi gli ordini si dedicò alla predicazione, e divenne predicatore di corte di Re Venceslao. Per premiarlo l’arcivescovo, lo elesse a canonico della cattedrale e Venceslao lo propose alla sede vescovile di Leitometitz.

Non sentendosi degno di tanti onori riuscì a convincere il re a ritirare la sua proposta.
Giovanna di Baviera, moglie di Venceslao lo volle come suo confessore e direttore di spirito.

Venceslao che nutriva una folle gelosia nella pur fedelissima gelosia, non avendo risultati dalle sue investigazioni, ma non essendo convinto sull'innocenza della sua sposa, deliberò di interrogare Giovanni per farsi rivelare quanto la regina gli confessava.

I metodi del sovrano furono inizialmente gentili, ma davanti al seppur pacato rifiuto di Giovanni che non poteva svelare quanto appreso in confessionale il Re dopo la minaccia di prigionia, inizialmente lo minacciò di prigionia e torture, ma in seguito ai continui rifiuti del sacerdote, passò alle vie di fatto. Giovanni venne brutalmente picchiato e torturato, si narra che i suoi aguzzini arrivarono persino a bruciare i suoi fianchi .

Ma neanche le torture produssero l'effetto sperato da Re Venceslao che la notte del 20 marzo 1393 ordinò alle sue guardie di gettarlo nel fiume Moldova.

Al fine di evitare sommosse popolari, Giovanni venne condotto sul Ponte Carlo di notte ed all'altezza tra il sesto ed il settimo pilastro venne gettato incatenato nel fiume. Il mattino seguente un cadavere galleggiando avvolto da una luce misteriosa, venne riportato a riva e subito riconosciuto come Giovanni

Una processione che si formò spontanea, condusse il corpo alla vicina chiesa di S. Croce dove la folla piangente accorse a pregare per lui ed a baciare i suoi piedi in segno di richiesta per una sua intercessione.
La lapide e la statua posta in suo onore sul Ponte Carlo, sono ancora oggi luogo di venerazione dei fedeli. La credenza popolare vuole che toccando la lapide con la mano sinistra la fortuna accompagnerà il fedele per 10 anni.

Nel 1729 Papa Benedetto XII lo proclamò Santo. È patrono della Boemia dei confessori e di tutte le persone in pericolo di affogamento.

Altri Santi del giorno

San Frediano, vescovo;
sant'Anselmo, vescovo di Lucca.

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