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San Bruno di Segni

Santo del 18 Luglio

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San Bruno di Segni

Santo del 18 Luglio

Secondo alcune fonti Bruno nasce nel 1045 a Solero un paese in provincia di Alessandria, città che in quel periodo non era ancora stata fondata e per cui appartenente alla diocesi di Asti. Figlio di Andrea ed Wilma visse nella città natale fino al 1075.

Mentre a detta di De Rolandis, Bruno nasce ad asti dalla famiglia dei Solaro che avevano possedimenti nella zona di Solero e che erano cosi influenti da tramandare il toponimo.

Nei suoi primi anni di vita la sua educazione avviene presso il cenobio di San Perpetuo di Solero, e successivamente continuò a Bologna dove prese i gradi accademici che gli permisero di essere ascritto ai canonici di Asti ne 1070. O forse come detto da altre fonti, il giovane fu educato in un monastero nelle vicinanze di Bologna per poi divenire canonico in Siena.

Si trasferì a Roma, ospite del cardinale Pietro Igneo e per le sue grandi doti di oratore, studioso e teologo venne scelto da papa Gregorio VII per confutare le tesi dei teologi capeggiati da Berengario di Tours riguardo all'eucarestia durante il Concilio Lateranenese del 1079. Incarico che Bruno svolse così bene tanto che il papa nello stesso anno lo nominò vescovo di Segni.

Bruno a Segni si trovò in una difficile situazione: dovette infatti contrastare le pretese di Adolfo conte di Segni, sulla diocesi nella lotta tra papa Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV.

La leggenda vuole che Bruno imprigionato dal Conte per non essersi piegato alla volontà di Enrico VII, trasformò per ben tre volte l'acqua in vino, provocando lo stupore del Conte che in segno di perdono lo liberò. Pochi mesi più tardi quando Adolfo cadde in disgrazia, Bruno provvide al mantenimento dei suoi figli.

La prigionia lascio Bruno stanco e provato al punto che nel 1099 rinunciò alla cattedra di segni per ritirarsi presso l'Abbazzia di Montecassino. Fu richiamato nel 1104 da papa Pasquale II che lo inviò come legato pontificio in Francia a dirigere il Concilio di Poitiers. Al suo rientro a Montecassino tre anni più tardi venne eletto abate dell'Abbazia.

Papa Pasquale non obbiettò al suo pluralismo di ruoli fino a che nel conflitto del 1111 Bruno non si schierò a favore di Maginulfo (Silvestro IV) l'antipapa. Per questa sua posizione Bruno dovette rassegnare le dimissioni da abate di Montecassino e tornare a Segni.

Subito dopo la morte del vescovo i cittadini di Segni cominciarono a venerarlo e solamente dopo 58 anni, papa Lucio III nel primo anno del suo pontificato ne dichiarò la santità ordinandone l'iscrizione nel catalogo dei santi.

La sua memoria liturgica si osserva il 18 luglio.


 

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