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Il Guado esistenziale di Gavazzi, Human Hybrid.

Da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19, HQ Campari, via Sacchetti 20

Redazione
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Gruppo Campari e Galleria Campari rinnovano l’appuntamento con Campari Wall, lo spazio che propone l’esposizione temporanea di alcune opere selezionate, create da artisti contemporanei, impegnati nelle diverse forme espressive.

Dal 19 giugno è Riccardo Gavazzi ad esporre “Human Hybrid”, in collaborazione con l’associazione culturale Artgallery. L’opera è un dittico che riveste, come una seconda pelle, la parete Campari: l’artista intende riflettere sulla forza belluina della Natura, su quella parte irrazionale, pulsante che agita il cuore dell’essere umano e spesso anche i suoi incubi.

La nuova fase artistica di Gavazzi, qui rappresentata, è lo struggente racconto di un appuntamento con qualcuno che è vitale incontrare, ma del quale non si conosce più il nome. Gavazzi dipinge il guado esistenziale di chi non sa più chi è:

Uomo o Chimera? Oppure di chi vuole forzare il proprio destino - anche solo metaforicamente - e non si accorge di stravolgere in questo modo anche l’esistenza dell’altro. Gavazzi dipinge visioni antiche e future, vede un’umanità alla deriva, corpi femminili con la testa di cervo o di betulla. La sua opera ci interroga: chi ci aiuterà a ricostruire l’umano, con la sua presenza umana? -

Chi è Riccardo Gavazzi.

Riccardo Gavazzi (Milano, 1982) vive e lavora a Milano.

Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, Gavazzi sviluppa la sua base pittorica come assistente di Giovanni Frangi dal 2002 per diversi anni.

Dopo una serie di lavori sul ritratto umano, dal 2006, quando espone due enormi gorilla all’Arena di Milano, il suo stile si fa subito riconoscibile, sviluppando totale interesse verso gli animali. Nel 2007 espone Rain dogs presso la Galleria Obraz, Milano.

Nel 2008 ha presentato alla BGallery di Roma la mostra Safari, attraverso un fantastico alfabeto di animali. Nel 2012 lo stile e l’interesse nel soggetto iniziano a mutare, diventando tangibili attraverso la prima opera di un ciclo che l’artista sta portando avanti oggi, Hybrid Transformation, una grande tela dai toni del bianco e arancione, raffigurante una donna con la bocca aperta in una sorta di estasi, e il volto di un lupo contrapposto, ma unito dalla stessa base, il corpo umano.

L’opera è stata svelata per la prima volta svelato alla mostra Crises and Rises a Palazzo delle Stelline a Milano, e ha dato il via alla ricerca artistica di Riccardo sull’ibrido, dove l’umano, lentamente, prevale sull’animale.

Hunter Magazine gli ha dedicato un’intera sezione scegliendo l’universo animale di Gavazzi, dunque vediamo sfilare squali, gorilla, iene, cani e maiali. Riccardo in pittura ha scelto, per stile e per forma, due realtà concrete e molto forti, quella animale e quella umana.

Umano e animale che convivono in una mente sola, prima singolarmente, poi, attraverso una rapida evoluzione dell’artista, mescolandosi, raggiungendo un’ ibridazione in cui la figura animale e quella umana quasi coincidono, lasciando allo spettatore il compito di scovare i dettagli dell’uno o dell’altro.

Umano e animale che Gavazzi sviluppa con stili diversi: l’animale è colorato, immediato, violento, dalle forti pennellate, l’umano è minuzioso, bianco e nero, quasi ossessivo.  (Rossella Farinotti)

La Mostra sarà aperta fino al 30/09/2014  

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