Sono stata alla mostra di Mondrian al Mudec, Museo delle Culture di Milano, amando l’arte moderna mi interessava osservare dal vivo le opere di questo famoso artista olandese di cui sono rare le retrospettive in Italia. Nulla trovo sia più intrigante di carpire un artista attraverso il suo cammino espressivo, in questo caso come recita il titolo della mostra, “Dalla figurazione all’astrazione”. La mostra sarà visitabile fino a domenica 27 marzo, per chi volesse non perdere questa occasione in questo ultimo fine settimana.
L’esposizione di sessanta opere, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano Cultura, con il patrocinio del Consolato dei Paesi Bassi a Milano, è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag.
Il percorso è stato suddiviso in sezioni tematiche.
Si comincia con i dipinti realistici della Scuola dell’Aja, un gruppo di artisti attivi tra il 1860 e il 1890 che tralascia lo stile più romantico per una pittura altamente realista. Sapientemente riprodotti, come nella realtà, i mulini a vento, si stagliano nella campagna olandese, con colori dai toni scuri, fino ad arrivare ai toni più vividi del giallo e il viola; ma anche paesaggi che vedono raffigurate barche e canali, alberi e animali che vanno via via evolvendosi in una pennellata più libera, per approdare nel pointillisme, uno stile tipicamente impressionista utilizzato per rappresentare “Piccola casa al sole”, un tripudio di colori vivaci convergenti nell’azzurro.
Si prosegue verso il simbolismo e il cubismo dove si avverte il bisogno dell’artista di rinnovarsi e rendere la sua espressione sempre più essenziale, come il famoso dipinto del 1912 “Composizione di alberi” segni netti, scuri, geometrie verticali che si intersecano su uno sfondo grigio chiaro tipicamente cubista, influenzato degli anni trascorsi a Parigi, in compagnia di Pablo Picasso e Georges Braque.
Da questo momento in avanti lo stile definito dallo stesso Mondrian, neoplasticismo, ed ecco le famose “Composizioni” opere d’arte dalle linee dritte nere e rette, a formare principalmente quadrati e rettangoli per lo più bianchi, dove i colori primari del giallo, del rosso e del blu, danno vivacità e risaltano repentini negli occhi di chi osserva. Queste opere iconiche sono state ispirate dalla musica jazz; per Mondrian l’equivalente musicale al neoplasticismo.
Sul finire non mancano veri e propri oggetti di design come sedie e scrivanie del movimento De Stijl, originatosi nei Paesi Bassi, proprio su iniziativa dello stesso Mondrian, che si fece promotore di un generale rinnovamento, anche nell’architettura e nel design.
Per informazioni e orari: https://www.mudec.it/ita/