La capacità di cooperare per il bene comune non è appannaggio solo della razza animale, ad esclusione dell’uomo. L’esistenza dell’alto grado di adesione al principio universale della dignità dell’uomo, della protezione e rivendicazione dei propri diritti non è sempre un miraggio. A discapito di quanti vorrebbero l’impassibilità emotiva e l’assuefazione della coscienza per un vivere senza l’intensificarsi di agitazioni interiori ed esteriori, ci sono battaglie, posizioni e valori che si portano avanti.
Il Comitato Popolare per la Qualità della Vita con lo slogan LA CASA È UN DIRITTO, NON UN MIRACOLO si sta fortemente battendo per l’omogeneità di condizioni di vita. Ovvero, il semplice, quanto complicato, problema degli innumerevoli appartamenti sfitti, in contrasto con quanti non posseggono una dimora sicura ed umana in cui poter vivere.
Lunedì 8 settembre, in via Palermo 1, a Sesto San Giovanni, dalle 18:00 è iniziata l’operazione per affrontare il problema, con partecipazione di intenti e coinvolgimento di coscienze.
In via Palermo 1, ad angolo con via Corridoni, il palazzo in questione, soggetto alle critiche e alla protesta del Comitato Popolare, è di proprietà delle Suore Orsoline di Verona. All’interno diversi appartamenti sfitti continuano a rimanere tali sebbene, a giugno, erano state interpellate le Suore Orsoline, al fine di chiedere che gli appartamenti venissero affittati a canone sociale alle famiglie che ne hanno più bisogno. “Dalle sorelle abbiamo avuto risposte evasive”.
Un’emergenza che è una realtà e un forte fattore di incontestabile timore e preoccupazione, soprattutto per coloro che hanno a carico anche figli, spinge ad atti estremi e istintivi per la sopravvivenza. Sabato 6 settembre un padre di famiglia e un amico hanno cercato di entrare in uno degli appartamenti sfitti, per permettere ai bambini di dormire in un letto e fare la doccia in un bagno, per poterli preparare alla scuola materna e alla seconda media.
Purtroppo questo legittimo tentativo è stato fermato ed ostacolato da diversi abitanti del palazzo, che si sono interposti tra un uomo e la libertà della sopravvivenza, accanendosi contro e chiamando la polizia.
Durante la distribuzione dei volantini di lunedì 8 settembre, c’è stato anche chi, condomino del palazzo in questione, ha offerto il suo sincero appoggio e ha affermato, rafforzando la validità delle posizioni dei presidianti, che anche lui avrebbe reagito allo stesso modo se avesse avuto figli.
Verso la fine dell’operazione di volantinaggio è arrivata una macchina della polizia, facendo un regolare controllo sul contenuto del volantino.
Mercoledì 10, venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 settembre avverrà il presidio dalle ore 18 in via Palermo, con una mobilitazione permanente, creativa, pacifica e decisa per lanciare un appello alle sorelle Orsoline di Verona.