Il Rinascimento riprese molte delle pratiche artistiche e spettacolari del Classicismo. Tra cui, le entrate trionfali di “esponenti” di questa o quella città, “alte cariche” della vita cittadina ed ecclesiastica, con carri, parate, tornei, archi, baldacchini. Apparati effimeri.
E poi Milano blindata con corpi speciali e duemila agenti sul campo (tra cui pattuglie agli incroci, artificieri per le bonifiche, uomini dei servizi segreti, cecchini per la sorveglianza delle zone più sensibili) per il vertice capi di stato. Il 16 ottobre del 2014.
E così si annuncia l’incontro, in città, di 53 delegazioni di capi di Stato e di Governo di Asia ed Europa. Quello che dalle parole del sindaco di Milano Pisapia sarà “una prova generale per EXPO”. Ma anche “un partenariato responsabile per la crescita sostenibile e la sicurezza” in una città chiusa, ferma e arrestata dal blocco del traffico e dalla chiusura della Stazione Duomo delle linee M1 ed M3 della metropolitana, dalle ore 14 alla fine del servizio giovedì 16 ottobre.
Giovedì 16 e venerdì 17 ottobre Milano ospita il decimo vertice ASEM.
Dialogo, confronto e cooperazione tra i paesi europei e quelli asiatici all’interno di una città congelata. In arresto. Un “chi va là? Mani in alto”. Tutti a terra. Tutti fuori. Tutti alla larga.
Tutti alla larga? Da dove?
Il vertice si svolgerà presso il MiCo (Milano Congressi) in via Gattamelata (Fiera Milano City).
Il centro cittadino spera di ospitare il silenzio. L’Area C si augura di passare due giorni di relax. L’area di Fera Milano City e le aree di ingresso dagli aeroporti di Linate e Malpensa guardano e guarderanno con meraviglia gli sbarramenti e la maestria dei coreografi della circolazione automobilistica.
Per motivi di sicurezza. Per motivi di sicurezza si provvederà ad arginare la piena brulicante di vite nello spazio, a congelare lo spazio, per perseguire lo scopo alto e nobile del dialogo, del confronto e della cooperazione. In assenza di dialogo, confronto e cooperazione.
Hotel di lusso. E intenzione relazionale tra due regioni del mondo.
Ucraina e Medio Oriente. E Palazzo Reale e grande Ricevimento con cena tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il sindaco Giuliano Pisapia e i Capi di Stato e di Governo.
Premier russo Vladimir Putin. Presidente ucraino Petro Poroshenko.
Il 19 è il numero civico del palazzo degli uffici che ospitano le Relazioni Internazionali. In Piazza del Duomo splenderanno le decorazioni delle bandiere del cOMUNE, dell’iTALIA e dell’uNIONE eUROPEA.
Ma nel ventunesimo secolo non vedremo comici dell’arte, danzatrici, saltimbanco, mimi, giocolieri. Banchetti. Ma a protezione, e non a divertimento, di premier e presidenti e delle loro relative delegazioni, si schiereranno circa duemila tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, “in una città che vedrà alcune delle sue arterie principali aprirsi e chiudersi al passaggio dei cortei delle auto ufficiali preceduti e seguiti dalle scorte delle nostre forze dell'ordine.”