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I manifesti della Lega fanno discutere

Città della Salute ancora comunicati arrivati da alcuni partiti.

Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo i comunicati della Federazione della Sinistra di Sesto, insieme a Sel e al Pdci:

“Leggiamo sui muri di Sesto San Giovanni che la Lega Nord chiede di eliminare il progetto della Città della Salute, visti i tagli alla sanità pubblica decisi nella Legge di Stabilità 2015 ora in discussione al Parlamento.

È vero che la Legge di Stabilità contiene un taglio di circa 720 milioni di euro alla spesa sanitaria della Regione Lombardia, equivalente all’eliminazione di SEI grandi ospedali cittadini dal gennaio 2015. È una scelta che colpisce il rapporto primario tra i cittadini e lo stato: quello di avere accesso a strumenti di diagnosi e cura pubblici e universali, in cambio delle tasse che i cittadini pagano.  Il movimento di lotta contro le politiche recessive e antipopolari del Governo Renzi deve avere come obiettivo primario il contrasto di questa scelta.

Ma la richiesta della Lega Nord non è accettabile, perché:

Trasferire due Istituti Nazionali di Ricovero e Cura (Tumori e Neurologico Besta) in una nuova sede corrisponde a esigenze di assistenza e sviluppo della cura e della ricerca scientifica e medica, per le quali gli spazi attuali in Città Studi a Milano si rivelano insufficienti.

Una volta realizzato, questo progetto costituirà il maggiore investimento PUBBLICO nella sanità in Lombardia e in Italia, dopo decenni di sostegno indiscriminato con i soldi delle tasse dei cittadini a S. Raffaele, Humanitas, Oncologico Europeo, Multimedica, San Donato, Santa Rita, e l’elenco potrebbe continuare.

L’Amministrazione Comunale di Sesto San Giovanni ha saggiamente e positivamente operato affinché quest’opera si realizzi su una quota pubblica delle aree Falck, in una strategia di sviluppo della città, nel XXI secolo fondata anche sulla conoscenza e sulla cura.

È paradossale che una sedicente sezione della Lega Nord di Sesto San Giovanni proponga di tagliare un investimento pubblico di questa rilevanza che è nell’interesse dei cittadini di Sesto e dell’intera area metropolitana.

Salvo che la Lega, che ha sostenuto la precedente giunta  regionale di Formigoni travolta dagli scandali principalmente in campo sanitario privato, voglia continuare a compiacere i poteri forti degli investimenti privati in sanità nel nostro territorio”.

 

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