Ancora una volta assistiamo all’ennesima dimostrazione di incuria e gestione superficiale del nostro patrimonio pubblico. Davanti al cimitero, il giardino “antistante dove c’è il monumento” (vedi foto allegata) viene sfalciato regolarmente, ma con lo stesso zelo ci si è dimenticati dell’ampia area verde adiacente alle mura (vedi foto allegata), ormai abbandonata a sé stessa.
Una gestione del verde pubblico come dicono a Milano “un tant al Toc” – come ormai si sente e si vede fin troppo spesso, che si traduce in interventi approssimativi, a macchia di leopardo, senza una visione d’insieme né rispetto per i cittadini. Perché un cimitero, oltre a essere un luogo di memoria, è anche un luogo di decoro. E il decoro non può fermarsi a metà giardino.
Sicuramente l’assessore Fiorino si sentirà accusato e sotto il mirino da parte nostra, solo che invece di ringraziarci delle segnalazioni che facciamo, continua ad accusarci e soprattutto a giocare in difesa cercano anche dove non ci sono le condizioni a giustificare l’indifendibile, come è successo per il cantiere di via Fante D’Italia.
Per tornare al caso dei cimiteri, l’assessore dovrebbe sapere e sono certo che lo sa bene, che tagliare l’erba non è solo una questione di estetica: è una questione di rispetto per i cittadini e in questo caso per le persone che rappresentano la nostra memoria, per chi si reca al cimitero e per la dignità di uno spazio pubblico.
Caro assessore però le chiediamo una cortesia: non ci dica ancora una volta per difendere l’errore che non hanno ancora finito di tagliare, perché offenderebbe non solo la nostra intelligenza ma anche di coloro che abitando in quella zona e/o si sono recati al cimitero e c’è l’hanno segnalato.
Noi speriamo solo di essere stati utili alla comunità segnalando un disservizio che non è stato completato, anche perché, siamo certi che la fattura che la ditta esecutrice presenterà verrà pagato per l’intero falcio del verde, e non solo una parte, almeno crediamo e speriamo che sia stato previsto il taglio di tutto il giardino.
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Paolo Vino
(Giovani Sestesi e Lista Popolare per Sesto)