Dall'Ufficio Stampa e Comunicazione Segreteria Provinciale Lega Nord di Milano riceviamo e pubblichiamo:
Sulla nuova emergenza immigrazione è intervenuto oggi il segretario provinciale della Lega Nord di Milano, Davide Boni: “I dati provenienti da OIM e Viminale si rincorrono ormai da giorni, ma si contraddistinguono per un unico comune denominatore: l’aumento esponenziale ed incontrollato del numero di migranti presenti, e in arrivo, sul nostro territorio.
Seimila sbarchi in una settimana, il 25% in più rispetto allo stesso periodo del 2015, e tra questi spicca la quasi totale assenza di siriani: la restante massa indistinta di arrivi sono provenienti per lo più dal Corno d’Africa, e alla ricerca di accoglienza e mezzi di sussistenza. Ma i dati ci dicono anche che Regione Lombardia e Comune di Milano hanno accolto, ed assistito, negli ultimi mesi, con risorse e strutture, migliaia di sedicenti profughi, come migliaia sono i richiedenti asilo smistati dalle Prefetture in attesa di identificazione, ed altrettante migliaia i clandestini, che non hanno alcun diritto alla permanenza sul nostro territorio, ma che qui diventano stanziali, portando al collasso i centri di permanenza ed accoglienza, ed acuendo tutte le problematiche di sicurezza e gestione economica delle risorse territoriali e cittadine già esistenti”
Prosegue Boni: “Se dunque da un lato il Sistema Paese torna ad essere prepotentemente al centro di flussi migratori incontrollati, con la Lombardia e Milano in testa ai numeri record dell’accoglienza, dall’altro lato Renzi, seguito a ruota dal suo degno alter ego Sala, non solo smentiscono la gravità dell’invasione in corso, ma sventagliano le solite ritrite accuse di demagogia contro chi ne denuncia cause ed effetti, annunciando la costituzione di fantomatici gruppi di lavoro volti all’analisi del problema. Nel mentre lor signori si perdono in sofismi, l’Austria ha chiuso di fatto il valico del Brennero iniziando la costruzione di una barriera anti-immigrati lungo il confine con l’Italia, perfettamente in linea con quella che è la tendenza attuale in politica estera di buona parte degli stati europei, volta ad una maggior tutela delle frontiere nazionali".
Conclude Boni: “In mancanza di una seria politica governativa ed europea di gestione dei flussi migratori, che non abbandoni a se stessi regioni e comuni ma che propugni una gestione ponderata del fenomeno, ed in extrema ratio, una più corretta ridefinizione delle quote di assegnazione migranti in tutte le regioni, per la Lega Nord la risposta alla nuova invasione in corso non può che essere un “No grazie”. Milano e la Lombardia hanno già ampiamente dato: e siamo oramai stanchi di essere utilizzati come la discarica d’Europa”