Dal PD di Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:
E’ ormai su tutti i maggiori quotidiani la notizia dell’accordo siglato tra il gruppo Bizzi & Partners Development e il Fawaz Alhokair Group per lo sviluppo delle aree ex Falck. Le due società sono socie alla pari ed è previsto un ingente investimento per trasformare le aree dismesse più grandi d’Europa in un polo d’eccellenza all’interno della Città Metropolitana.
Non solo Ricerca e Salute grazie al grande polo sanitario che riunirà l’ospedale Neurologico Besta e l'Istituto Nazionale Tumori, ma anche aree residenziali, ampi spazi verdi (che da soli raddoppiarono l’offerta di aree verdi fruibili dalla città) e un’area commerciale dove, in modo innovativo e perfettamente integrato nel paesaggio, ci si potrà dedicare allo shopping, all’intrattenimento e al fitness.
“In questi anni il Governo della città si è adoperato, superando non pochi ostacoli e difficoltà, affinché le aree ex Falck non restassero un “cimitero industriale” ma venissero riconsegnate alla città e divenissero un ponte fra passato e futuro tornando ad una nuova vita, offrendo nuovi posti di lavoro, nuovi modi di concepire l’architettura e lo spazio, favorendo il benessere dei sestesi e dei cittadini dell’area Metropolitana – così commenta l’accordo Marco Esposito, Segretario cittadino del PD sestese –. Mentre alcune forze politiche si concentravano sui cavilli burocratici e sui ricorsi al Tar, il partito di governo della città si è speso senza risparmio affinché quello che era solo un progetto futuristico diventasse una realtà fruibile dai cittadini.
Sesto San Giovanni, pur non dimenticando il proprio passato di cui va orgogliosa, si sta trasformando da “città delle fabbriche” a “città del futuro”, una città che accetta e vince le scommesse del progresso senza mai dimenticare di essere una comunità fatta di persone con bisogni e desideri ben definiti. Ai partiti di opposizione lasciamo l’ingrato compito di misurarsi e appassionarsi solo con la complessità dei rilievi procedurali, sfuggendo al confronto sul merito delle scelte politiche fatte e con l’abitudine di pensare sempre in negativo. Noi andiamo avanti, resi più forti dalle difficoltà superate e ancora più fiduciosi dagli obiettivi raggiunti, consapevoli dell'onere della proposizione politica delle scelte”.