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INTERVISTA A MAURO LACQUA

La tua arte è la tua vera passione? Sì, la mia arte è la mia vera passione, è l’ossigeno, è l’ancora di salvezza.

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INTERVISTA A MAURO LACQUA

La redazione di Sestodailynews ha incontrato l’artista Mauro Lacqua, affascinati dalle sue opere gli abbiamo chiesto di raccontarsi. Lui non si considera un’artista, ma lascio a voi interpretare le sue splendide opere, fatte tutte a mano con grigi lunari su retro di vetro...

Chi è MAURO LACQUA ? Raccontaci chi sei…  Come ti consideri?
Non amo considerarmi un artista, sono semplicemente un uomo capace di trasporre le proprie emozioni in forme e colori e quando questo non è sufficiente allora uso le parole e scrivo.

Dove sei nato e dove vivi attualmente?
Sono nato a Milano e vivo a pochi km da Pavia.

La tua arte è la tua vera passione?
Sì, la mia arte è la mia vera passione, è l’ossigeno , è l’ancora di salvezza.

Quando hai scoperto questa passione per l’arte?
Da piccolo, a dieci anni ho avuto la fortuna di incontrare Mimmo Canonico. Per due estati, durante le mie vacanze estive ho frequentato i suoi corsi, quasi tutti i giorni con altri bambini ci portava tra le montagne della valle Antigorio e ci insegnava a disegnare dal vero, ricordo le sue parole: “disegnate quello che sentite, non quello che vedete”, avevo dieci anni, non capivo troppo il senso di quelle parole, ma sono rimaste in me come un marchio. Durante queste mie vacanze estive ho imparato a disegnare e a dipingere a olio. Ho proseguito da autodidatta fino a quando ho sentito la necessità di approfondire ulteriormente gli studi e ho frequentato la civica scuola di arti visive di Pavia AR.VI.MA del quale oggi sono socio. Qui ho avuto la fortuna di incontrare Monica Anselmi, i suoi preziosi insegnamenti mi hanno portato a liberarmi della paura del giudizio degli altri. La sensazione provata è stata unica, un vero punto di non ritorno, un giorno sul legno nudo disegno la mia onda spumeggiante che ricopro applicando garze intrise di cemento e colla, il cuore prende a correre come tutte le volte che mi trovo a fare una nuova esperienza, con la spatola stendo le garze cercando di seguire il movimento dell'acqua, alla fine quando tutto il legno è stato ricoperto provo una sensazione di godimento infinita come quando da piccolo dalla dispensa prendevo il vasetto di nutella e a cucchiaiate ne mangiavo fino a saziarmi, la mia nutellata, incredibile per tre ore ho lavorato senza pensare al risultato ma solo per il gusto di fare.

Quando è stata la prima volta che ti sei presentato al pubblico?
La prima volta che ho esposto in una mostra è stato il 1976, avevo dieci anni ed era il concorso di disegno che aveva indetto la proloco di Premia.

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Un bellissimo ricordo perché oltre ai disegni esposti su un tavolo c’erano in bella mostra le medaglie e le targhe per i vincitori del concorso.
Raccontaci…
Mi soffermai a guardare in particolare la targa di marmo destinata al vincitore e pensai a quanto mi sarebbe piaciuto poterla avere. La cosa pazzesca è che sono stato premiato proprio come vincitore del concorso con la targa di marmo che mi piaceva tanto.

Oggi come prosegue la tua vita artistica?
La mia vita artistica procede di pari passo alla mia vita, mi spiego meglio; tutta la produzione degli ultimi anni è finalizzata a guarire le mie ferite, arte come guarigione dell’anima. Non voglio scendere ora in particolari ma posso dire con certezza che un giorno se non avessi avuto i colori e non avessi iniziato a dipingere senza più fermarmi, probabilmente mi sarei potuto perdere o peggio ancora vivere senza ricucire e rimarginare le mie profonde ferite interiori.
 

Cosa ti spinge a continuare?
La passione e la curiosità di vedere cosa riuscirò a creare, fin dove riuscirò a spingermi.

Hai scritto anche un libro che è stato presentato nella rubrica “Leggiamo un libro insieme” del nostro quotidiano. Com’è nata l’idea del tuo primo libro?
Come ti accennavo all’inizio, mi capita a volte di aver bisogno di scrivere quando dipingere non è più sufficiente, ed ecco allora che proprio l’anno scorso ho scritto e pubblicato il mio primo romanzo intitolato “Marla”. L’idea è nata da due episodi. Il primo, alla fine di un incontro di lavoro con una donna che vedevo per la prima volta. Per salutarci ci alziamo dal divano, mi si avvicina lentamente fino ad appoggiarsi completamente al mio corpo, il suo ventre preme sul mio pene, i suoi seni appoggiati al mio stomaco, mi bacia dolcemente, prima una guancia e poi l’altra. Un modo di salutarmi molto insolito. Il secondo episodio a distanza di anni, durante una serata in un locale mi presentano a una donna che mi saluta nello stesso identico modo. Da quel momento ha iniziato a prendere vita il mio primo romanzo. L’idea che queste due donne potessero essere state in qualche modo in contatto con me in una vita precedente e che quello fosse il segno che mi avevano lasciato per poterle riconoscere in questa vita… Ho iniziato a scrivere e le parole uscivano una dietro l’altra senza fatica, la storia ha preso vita…
 

I tuoi progetti per il futuro?
Vorrei trovare le energie necessarie per portare a compimento un’idea che ho avuto l’anno scorso, non posso accennarti nulla perché è in fase di studio e di perfezionamento.
 

Cosa volevi fare da grande?
Il mio sogno era quello di alzare al cielo la coppa di Wimbledon, il mio sogno era quello di diventare un campione di tennis.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Trovarmi in riva al mare, a piedi nudi con la sabbia tra le dita, l’aria mitigata dagli alisei, guardare il sole  sparire nel mare e avere la certezza di aver vissuto pienamente la mia vita.

Ti senti più pittore o più scrittore?
Come ti dicevo prima mi sento semplicemente un uomo capace di trasporre le proprie emozioni in forme e colori e quando la pittura non è più sufficiente a farlo allora ecco che le parole, la scrittura, mi aiuta a farlo.
Con la poesia ho vinto il terzo premio per la sezione in lingua straniera al "Gran galà della poesia" Milano expo 2015.  Sarò premiato a palazzo Sormani sala del Grechetto.


Che consiglio daresti a chi vorrebbe scrivere o dipingere?
Di trovare la forza di farlo indipendentemente dal giudizio degli altri, di farlo semplicemente per il proprio piacere.

Come vivi la vita?
Giorno per giorno ogni giorno pienamente.

Ringrazio a nome di tutta la redazione di Sestodailynews Mauro Lacqua per la gentilezza e cortesia.
E da parte mia, tanti in bocca al lupo per la tua carriera artistica.


Per contattare l’artista e visionare le sue opere. www.maurolacqua.com

Per visionare la presentazione del suo libro nella rubrica "Leggiamo un libro insieme"  http://www.sestodailynews.net/rubriche/leggiamo-un-libro-insieme-di-raffaella-lamastra/861/appuntamento-con--marla-

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