Le ragazze di Mister Ruggeri continuano a vincere e raggiungono quota 21 punti in classifica. Più che una sorpresa, i risultati delle biancocelesti sono ormai una conferma. Le sestesi infatti comandano la classifica del Girone A di Serie C con ben 8 punti di vantaggio sulla seconda. L’ultima vittima della Pro è stato il Pinerolo, sconfitto per 5-0 lo scorso weekend.
Anna Melodia, giovane difensore classe 2001, non si lascia però abbagliare dal brillante momento della squadra e analizza con estrema maturità la stagione in corso.
- Anna, qual è stata la vittoria più bella e appagante dopo queste prime 7 giornate?
Tutte le vittorie sono importanti, la cosa che più mi colpisce è quando anche segnando il quinto goal, sembra sempre che sia il primo. Esultare insieme a fine partita dopo aver dimostrato sul campo il lavoro che abbiamo fatto è una delle vittorie più appaganti.
- Cosa vedi nel futuro di questa squadra?
Quest'anno la squadra ha avuto molti inserimenti di ragazze nuove, all'inizio è sempre difficile trovare un equilibrio, ma con il passare del tempo siamo riuscite a trovare il nostro punto fermo nonostante le differenze di età e di esperienze. Non ci piace guardare ad un futuro lontano. Ci concentriamo di settimana in settimana sulla partita che ci aspetta. Solo in questo modo ci scriveremo il nostro futuro lontano.
-Riconosci un notevole divario tecnico tra la Pro e le altre squadre del girone o pensi che sia il gruppo e la mentalità ad aver fatto la differenza?
Nel nostro girone ci sono molte squadre preparate sia tecnicamente che mentalmente. Non credo ci sia un divario importante tra noi e le altre squadre. Credo che la differenza la faccia la mentalità e la stabilità di squadra. Lavorare e preparare le partite in modo adeguato grazie al nostro staff ci permette di arrivare alla Domenica pronte.
- Sono cambiati i vostri obiettivi dopo questi risultati?
Il nostro obiettivo è basato domenica dopo domenica. Rimaniamo con i piedi per terra e continuiamo a lavorare settimana dopo settimana. Il traguardo purtroppo è ancora troppo lontano.