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"L'ARTE DI VAN GOGH" IL 10 MAGGIO ORE 20.45 - SCUOLA CIVICA D'ARTE FARUFFINI - SESTO

"Vorrei fare il ritratto di un amico artista, che sogna sogni grandiosi, che lavora come l'usignolo canta, perché così è la sua natura"

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L'arte di Van Gogh

Quando: il 10/05/2016
Ora: 20.45 
Dove: scuola civica d'arte F. Faruffini, via Fante d'Italia 25, Sesto San Giovanni
Costo: gratuito
 


"Vorrei fare il ritratto di un amico artista, che sogna sogni grandiosi, che lavora come l'usignolo canta, perché così è la sua natura".
Al pittore Émile Bernard, Arles agosto 1888.

Chi è Vincent Van Gogh
Il pittore nasce il 30 marzo 1853 a Groot Zundert (Olanda). Ebbe una vita molto tormentata a causa della sua estrema sensibilità di artista.
Figlio di un pastore protestante, mentre ancora vive a Zundert, Vincent esegue i suoi primi disegni. Inizia invece le scuole a Zevenbergen. Impara il francese, l'inglese, il tedesco e per la prima volta inizia a dipingere.
 
Terminati gli studi, va a lavorare come impiegato nella succursale della casa d'arte parigina Goupil e Cie, successivamente nelle sedi dell'Aja (dove compie frequenti visite ai musei locali), di Londra e di Parigi. Nel maggio del 1875 viene definitivamente trasferito a Parigi.
Da questa sua ricerca parte proprio la più grande rivoluzione del ventesimo secolo: la pittura cubista di Picasso. Con il cubismo si perde completamente il primo termine della sintesi di Cezanne (visione-coscienza), per ricercare solo quella rappresentazione che ha la coscienza delle cose. Perdendosi il primo termine il cubismo romperà definitivamente con il naturalismo e la rappresentazione mimetica della realtà per introdurre sempre più l’arte nei territori dell’astrazione e del non figurativo.

Durante il soggiorno parigino l'artista scopre la pittura impressionista e approfondisce l'interesse per l'arte e le stampe giapponesi. Conosce molti pittori tra cui Toulouse Lautrec e Paul Gauguin che apprezza particolarmente. La loro sarà una relazione assai turbolenta, con esiti anche drammatici, come testimonia il famoso episodio del taglio dell'orecchio (si suppone infatti che Vincent abbia assalito Gauguin con un rasoio. Fallito l'attacco, in preda ad una crisi di nervi, si taglia il lobo dell'orecchio sinistro).

Intanto, sopravviene il 1888, un anno fondamentale nella vita di Vincent Van Gogh. Lascia Parigi in febbraio e si trasferisce ad Arles, nel Sud. All'inizio, il cattivo tempo invernale gli impedisce di lavorare, ma una volta arrivata la primavera inizia a dipingere i paesaggi in fiore della Provenza. Si trasferisce infine nella Casa Gialla, una dimora che ha preso in affitto dove spera di stabilire una comunità di artisti. E' il momento in cui riesce a dipingere alcune delle sue opere migliori ma anche il momento delle sue già accennate violente tensioni con Gauguin.

Dopo una serie incredibile di alti e bassi, sia fisici che emotivi e mentali, e dopo aver prodotto con incredibile energia una serie sconvolgente di capolavori, Van Gogh muore nelle prime ore del 29 luglio 1890, sparandosi in un campo nei pressi di Auverse.
Il funerale ha luogo il giorno dopo, e la sua bara è ricoperta di dozzine di girasoli, i fiori che amava così tanto.

Vi aspettiamo alla conferenza con Matteo Galbiati!


Proposto da: Civiche Scuole
Telefono: 02.24968813-14 
e-mail: civichescuole@sestosg.net

 

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