Il 9 settembre 1998 si spegneva a Milano all'età di 55 anni una delle voci che più hanno segnato la musica italiana: LUCIO BATTISTI. Fu uno tra i più apprezzati ed innovativi cantautori italiani, fu un compositore e un talentuoso polistrumentista (chitarra, tastiera, pianoforte, batteria, mandolino, percussioni, güiro, chitarra hawaiana, basso). Pubblicò 20 dischi in 36 anni di attività (dal 1962 al 1998).

La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da un punto di vista prettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica. Grazie al sodalizio artistico con Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella.

Brani come "Mi ritorni in mente", "Balla Linda", "Acqua azzurra acqua chiara", "Si viaggiare", "Per una lira", "La canzone del sole", "Con il nastro rosa", "Una donna per amico", "Emozioni", "Ancora tu", "Il mio canto libero", "I giardini di marzo", "Fiori rosa fiori di pesco" sono solo alcuni tra i più famosi e tra quelli più impressi nell'immaginario comune quando si parla di questo grande artista. La produzione di Lucio Battisti fu molto corposa sia come interprete che come compositore. 

Un'anima tanto illuminata ed illuminante manca infinitamente alla musica italiana, sia da un punto di vista squisitamente musicale/vocale (la voce di Lucio Battisti aveva dei "colori" timbrici" molto particolari), sia da un punto di vista compositivo perchè era sempre capace di cogliere sfaccettature inedite nella vita quotidiana.