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LA LOGGIA DEGLI OSII, UNA STORIA DI MILANO

Dreaming of art

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A Milano di fronte al Palazzo della Regione nella splendida Piazza Mercanti si può ammirare la Loggia degli Osii, uno degli edifici che maggiormente testimonia la storia di Milano. Il suo nome, è legato agli antichi terreni sui quali venne eretta, i quali furono di proprietà della famiglia Osii. La costruzione della Loggia risale ai primi decenni del Trecento.

Il progetto su incarico di Matteo Visconti, il quale desiderava che la città di Milano potesse avere una sede nuova per le varie attività giuridico-notarili fu affidato a Scoto da San Gimignano.

Osservando la sua facciata, di chiara ispirazione gotica, si notano due sovrapposti loggiati; all’ultimo piano, una serie di trifore ove sono alloggiate varie statue. In gran parte, quest’ultime, quasi certamente sono opera di Maestri Campionesi, (un gruppo di scultori riuniti provenienti appunto da Campione d’Italia) e realizzate nel secondo decennio del Trecento, ovvero quando venne eretto l’imponente edificio.

Lungo la parte superiore della Loggia degli Osii, sono visibili chiaramente tanto gli stemmi viscontei quanto gli emblemi araldici appartenenti ai rioni, i quali devono il loro nome alle sei storiche porte meneghine.

Il balconcino invece, era il luogo in cui i magistrati si affacciavano per annunciare sentenze ed editti. Qui, si può osservare, infatti, una aquila stringente una preda, il simbolo della giustizia.

Altro aspetto interessante da un punto di vista architettonico e che contribuisce a dare ancor più eleganza alla Loggia degli Osii, è la presenza delle arcate che presentano delle fasce marmoree bianche e nere in stile gotico genovese, si pensa in onore di Valentina Doria, la quale sposò Stefano Visconti nel 1318, divenendo la nuora, di Matteo I Visconti.

Durante il periodo medioevale, così come nel seicento e pure nel settecento, la Loggia degli Osii subì delle deturpanti modifiche, come, ad esempio, il tamponamento murale delle sue arcate. Si dovette attendere il 1904, perché Angelo Savoldi e Giovan Battista Borsani fossero incaricati di riportarla all’antico splendore.

Attualmente la loggia ospita degli uffici e pertanto non può essere visitata internamente, nonostante ciò, insieme alla piazza dove è collocata, merita di essere vista se non altro per fare un piccolo tuffo nella storia di Milano e per staccare dal caos delle vie limitrofe.

 

 

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