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FEDE GALIZIA AL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO DI TRENTO

Dreaming of art

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Fede Galizia nata a Trento fu tra le poche artiste che riuscì a lasciare un segno nella storia dell’arte tra il cinquecento e il seicento, la sua città Natale le dedica una mostra monografica, “Fede Galizia. Mirabile pittoressa” visitabile al Castello del Buonconsiglio dal 3 luglio al 24 ottobre, concirca un’ottantina le opere esposte.

Curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, è la prima monografica dedicata alla pittrice che, insieme a Sofonisba Anguissola e Artemisia Gentileschi, 

La pittrice, visse almeno dal 1587 a Milano fino alla morte, avvenuta dopo il 1630. Il trasferimento della famiglia Galizia, di origini cremonesi, a Milano sulla scia delle attività del padre Nunzio, artista impegnato nel mondo della miniatura, dei costumi, degli accessori, ma anche in quello della cartografia. Fede ottiene un successo straordinario tra i committenti dell’epoca, tanto che opere sue raggiungonocon l’aiuto di Giuseppe Arcimboldi, la corte imperiale di Rodolfo II d’Asburgo.

Conosciuta perlopiù per le sue nature morte, in realtà Fede Galizia realizzò soprattutto ritratti ma anche pale d’altare.

Il percorso dell’esposizione, in nove sezioni, metterà a confronto il lavoro dell’artista con quello di altre grandi pittrici del suo tempo, da Sofonisba Anguissola a Lavinia Fontana, da suor Plautilla Nelli a Barbara Longhi, ma anche con illustri colleghi come lo stesso Arcimboldo. Sullo sfondo, la Trento del Concilio che insieme a religione, politica e cultura avrebbe cambiato anche l’arte, e la Milano delle manifatture di lusso, dove la pittrice si trasferì al seguito del padre, che disegnava costumi teatrali. 

In mostra ci saranno le versioni di “Giuditta con la testa di Oloferne”, che visto il successo l’artista dipinse in numerose versioni, i vividi ritratti che le diedero la fama, e i dipinti sacri tra cui spicca il “Noli me tangere” della Pinacoteca di Brera. Si evidenzieranno le influenze di Correggio e di Parmigianino che la pittrice ebbe modo di ammirare a Milano, ma anche il gusto ricercato dell’artista per costumi e gioielli. Fino all’evoluzione delle famose nature morte.

La rassegna trentina ricostruisce dunque il percorso artistico della pittrice attraverso l’esposizione di una corposa selezione di dipinti, disegni, incisioni, medaglie e libri antichi. Oltre alle opere di Fede Galizia, sono presenti quelle di Plautilla Nelli, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana e Barbara Longhi, ma anche i lavori di Arcimboldi, Bartholomeus Spranger, Giovanni Ambrogio Figino, JanBrueghel e Daniele Crespi, provenienti dai più importanti musei italiani, come la Pinacoteca di Brera e il Castello Sforzesco di Milano, gli Uffizi di Firenze, l’Accademia Carrara di Bergamo, Palazzo Rosso di Genova, la Fondazione Cini di Venezia, la Galleria Borghese di Roma, oltre ad alcuni prestiti internazionali:, oltre che da alcuni collezionisti privati.

 

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