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TROPPO ACETO DANNEGGIA NOI E L’AMBIENTE

Rubrica ECO LIFE

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Una sostanza che viene sempre consigliata come soluzione ecologica per utilizzare meno detergenti industriai in casa è l’aceto. È considerato un “rimedio della nonna” e spesso viene suggerito come sostituto di tantissimi prodotti per la pulizia della casa ma, se usato eccessivamente e indiscriminatamente, può risultare inquinante e creare grossi problemi alle persone e all’ambiente. 

Può rivelarsi veramente utile per alcuni scopi come pulire i vetri, il frigorifero e igienizzare i materassi, togliere i cattivi odori dai piatti e dai tappeti e rimuovere il calcare dalle docce e dai rubinetti. Tuttavia non è assolutamente adatto da usare in lavatrice e lavastoviglie, né per detergere e lucidare le superfici in acciaio, nonostante molti lo consiglino caldamente come rimedio universale per pulire qualsiasi cosa. 

L’uso massiccio di questo prodotto è dannoso perché esso contiene acido acetico, una sostanza corrosiva che favorisce la liberazione di nichel e l’insorgenza di allergia sistemica a questo metallo, inoltre crea un ambiente tossico per i pesci ed è difficilmente biodegradabile. Un litro di aceto arriva ad inquinare centomila litri d’acqua e ogni volta che viene usato in lavatrice o in lavastoviglie come sostituto dell’ammorbidente o del brillantante, finisce negli scarichi raggiungendo facilmente mari e laghi può resistere nell’ambiente acquatico per diversi anni prima di essere completamente degradato. 

Se si cerca una sostanza multiuso adatta per creare molti tipi di detergenti fatti in casa è sicuramente preferibile l’acido citrico, che è decisamente più ecologico e meno inquinante dell’aceto e inoltre non favorisce l’insorgenza di allergie.

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