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VI RACCONTO UNA MIA FOTO DI QUALCHE ANNO FA

Il crocifisso nella chiesa di Sant'Anastasia a Verona

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C'è una strofa nel brano "Tre Madri" di Fabrizio De André che recita così: 

"Con troppe lacrime piangi, Maria, 
solo l'immagine d'un'agonia: 
sai che alla vita, nel terzo giorno, 
il figlio tuo farà ritorno: 
lascia noi piangere, un po' più forte, 
chi non risorgerà più dalla morte". 

Fu proprio a queste parole, più precisamente all'idea della crocifissione di Cristo come all'immagine di un' agonia,
che pensai quando mi ritrovai a scattare la foto che ho scelto di condividere con voi oggi e che, come vedete 
lascia appunto "immaginare" la presenza di un Crocifisso, volutamente sfocato, alle spalle dei due riccioli di ferro. 
Lo scatto è un po' datato ma credo sia adatto a questo sabato che ci avvicina alla Pasqua. 
Risale, se non ricordo male, al 2011 e lo realizzai nella chiesa di Sant'Anastasia a Verona. 
Era la mia prima volta nella città di Romeo e Giulietta e dopo aver fatto il classico giro turistico nella 
meta preferita dagli innamorati, con il resto della comitiva decidemmo di recarci in questo bellissimo luogo che vi
consiglio  vivamente di visitare.
A quei tempi scattavo con una Canon Eos 500d, ricevuta come regalo di laurea proprio
qualche mese prima. Lo so, per i professionisti del settore è "poca roba" ma io ero molto emozionata 
e felice d'avere finalmente tra le mani una macchina tutta mia, ed ogni occasione era  buona per scattare foto 
e prendere confidenza con obiettivi ed impostazioni varie. 
A questa foto  in particolare resto ancora oggi molto legata perché ogni volta che mi ritrovo a guardarla ne rimango forse inspiegabilmente 
affascinata. 
Ed a voi che effetto fa? 
 

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