E’ sempre difficile di parlare di sport dopo uno dei weekend più neri e cupi negli ultimi vent’anni della Formula 1. Lo schianto della Marussia di Jules Bianchi contro la gru che stava rimuovendo la Sauber di Sutil ha quasi dell’incredibile, per alcuni minuti non si è capito bene cos’era accaduto sul circuito di Suzuka, grazie anche alla saggia decisione della regia internazionale della Fia di non far vedere l’incidente. Solo stasera si sapranno ulteriori informazioni sullegravi condizioni del pilota francese dopo il lungo intervento.
Il dramma ha messo in secondo piano una corsa fortemente condizionata dalla pioggia e dagli ingressi della Safety Car. Hamilton ha vinto meritatamente la trentesima edizione del Gran Premio del Giappone, in una gara non particolarmente emozionante, grazie a un sorpasso da incorniciare su Rosberg, altri sette punti guadagnati da Lewis, che è ora a più 10 sul compagno di squadra, che è apparso in difficoltà per problemi di sovrasterzo. Podio completato da un pimpante Vettel, che appare rinato nelle ultime due e che dà qualche segnale di fiducia ai fan della Ferrari, che ieri hanno assistito a uno dei Gp più negativi degli ultimi anni: ritiro per problemi elettrici per Alonso (addio quasi ufficiale) e pessimo dodicesimo posto per Raikkonen.
Quattro gare basteranno a Rosberg per scavalcare Hamilton? Il nuovo circuito di Sochi in Russia di domenica prossima ci darà le prime indicazioni.
TOP
HAMILTON 9: è sempre un piacere vedere Lewis danzare sotto la pioggia… Talento puro e un sorpasso da urlo bastano per demoralizzare ancor di più Rosberg che non vince da cinque gare. Dopo il Belgio il campione del mondo 2008 sembrava aver buttato al vento l’ennesimo mondiale, ma ci sbagliavamo… Per il britannico terza vittoria consecutiva, la seconda in Giappone dopo quella al Fuji del 2007 e la numero trenta in F1.
VETTEL 7,5: nelle ultime gare è tornato il lottatore degli ultimi quattro anni. Maggior feeling con la monoposto, che lascerà dopo sei stagioni indimenticabili, e sorpassi da campione (ottimo quello su Massa). Il quarto podio del 2014, su una pista in cui l’ha visto trionfare quattro volte, gli permetterà di lottare con Ricciardo per il terzo posto in classifica generale? 54 punti non sono pochi, ma il Sebastian visto ieri a Suzuka fa ben sperare… anche e soprattutto la Ferrari, visto che è oramai vicino l’accordo con la scuderia di Maranello.
BUTTON/VERGNE 7: il britannico, partito ottavo, giunge quinto, ma avrebbe lottato per un ottimo terzo posto, se l’ultimo pit stop non fosse stato lento. Peccato perché il pilota della McLaren, come in altri Gran Premi con condizioni meteo variabili simili a ieri, si è sempre trovato a suo agio in questo genere di gare e ha spesso indovinato la strategia del cambio gomme.
Ottima anche il pilota francese della Toro Rosso, che va a punti per la seconda volta consecutiva, parte ventesimo e giunge nono. Chapeau Jean-Eric!
FLOP
WILLIAMS 5+: non è stata una gara esaltante per le due monoposto britanniche, soprattutto perché ci si aspettava di più dopo un’ottima qualifica (seconda fila). Impotenti di fronte agli attacchi e ai sorpassi subiti dalle Red Bull. Comunque altri quattordici punti conquistati sulla Ferrari e terzo posto in classifica sempre più solido e sicuro.
FERRARI 4: sprofondo rosso Ferrari potremmo dire… Gara triste e cupa come il cielo di Suzuka per la rossa: dopo 81 Gp non va a punti, ritiro al secondo giro per Alonso per noie elettriche e Raikkonen (cinque pit stop!) fuori dai primi dieci. Se si aggiunge che il terzo posto tra i costruttori si allontana sempre di più (meno ventitré dalla Williams) il weekend nel Paese del sol levante non può che essere totalmente negativo. Il probabile arrivo di Vettel nel 2015 darà una significa svolta alla scuderia di Maranello?