Bentrovati amici fotografi e fotoamatori.
Fotografare non significa semplicemente “documentare”, la fotocamera non è semplicemente un mezzo per riprodurre l’immagine di una realtà.
Il vero fotografo è un pittore, la fotocamera è il suo pennello, la luce è la sua tavolozza di colori, la pellicola o il sensore sono la sua tela; con questi strumenti, esattamente come fa un pittore, il fotografo non solo rappresenta la realtà, la interpreta attraverso la propria sensibilità, ne mette in risalto gli aspetti che soggettivamente ritiene più importanti o emozionanti, ne fissa i momenti e le caratteristiche ritenute particolarmente significative.
Molti danno un titolo alle proprie foto, altri invece sostengono che titolarle significhi influenzare chi le guarda , limitandone l’autonomia interpretativa; “ogni foto deve parlare da sola”, sostengono, “se c’è bisogno di un titolo vuol dire che non sono stato capace di trasmettere il messaggio, e quindi non ho fatto una buona foto”.
Personalmente metto spesso un titolo alle mie foto. Ma il titolo non deve essere semplicemente didascalico (anche se indicare la data, il luogo, l’occasione e la situazione in cui abbiamo fatto quello scatto può già dire molto); il titolo deve essere un tutt'uno con la foto, deve completarla, deve veicolarne il messaggio, facilitarne la comprensione, agevolarne la lettura, deve essere insomma utile a trasmettere i sentimenti e le sensazioni del fotografo.
Un titolo evocativo ed esplicativo quindi, che aiuta il “lettore” a capire le intenzioni dell’autore dello scatto, consentendogli in tal modo di effettuare una lettura più informata, e da questa base partire per dare un giudizio proprio e autonomo dell’immagine che sta guardando.
Provo a fare un esempio. Scatto una foto ad un mercato rionale: tanta gente e una bella bancarella di frutta e verdura (peperoni, lattughe, zucchine, carote, pomodori, banane, angurie….). Bene, questa foto potrei intitolarla “Confusione”, oppure “Policromia della natura”, oppure “Sono vegetariano”, oppure “Profumi dell’orto” oppure “Tutta roba fresca, donne!”, e chissà quanti altri titoli potremmo trovare.
Con la stessa immagine quindi l’autore può cercare di veicolare un messaggio centrato sulla moltitudine di gente (Confusione), sulla tavolozza di colori che abbiamo davanti (Policromia della natura), può volere trasmettere un messaggio salutistico e di scelta alimentare (Sono vegetariano), provare a evocare i profumi della natura (Profumi dell’orto) o cercare di creare l’atmosfera delle grida dei venditori che esaltano la bontà del loro prodotto per attirare gli acquirenti (Tutta roba fresca, donne!).
Scegliere un titolo aiuta sicuramente a veicolare il messaggio del fotografo e contribuisce alla comprensione della foto.
A giovedì!