Partecipa a Sesto Daily News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Papa Francesco ai commercialisti: "Siate corretti e agite contro l'illegalità"

giocare un ruolo positivo e costruttivo

Condividi su:

 “Nell’ attuale situazione di crisi è più che mai necessario andare incontro alle persone, facendo valere le ragioni della dignità umana di fronte alle rigidità della burocrazia” è quanto ha detto il Papa incontrando nell’Aula Paolo VI in Vaticano i commercialisti.

Sempre il Papa Ci dice:
In tale impegno, il professionista cristiano fa bene il proprio dovere, con la capacità di “andare oltre.
” … che significa andare incontro alla persona in difficoltà; esercitare quella creatività che ti permette di trovare soluzioni in situazioni bloccate; far valere le ragioni della dignità umana di fronte alle rigidità della burocrazia”.
È necessario – ha osservato ancora il Papa – “porre sempre al centro l’uomo con la sua dignità, contrastando le dinamiche che tendono ad omologare tutto e pongono al vertice il denaro.
“Quando il denaro diventa il fine e la ragione di ogni attività, di ogni iniziativa, allora prevalgono l’ottica utilitaristica e le logiche selvagge del profitto che non rispetta le persone, con la conseguente diffusa caduta dei valori della solidarietà e del rispetto per la persona umana. Quanti operano a vario titolo nell’economia e nella finanza, sono chiamati a fare scelte che favoriscano il benessere sociale ed economico dell’intera umanità, offrendo a tutti l’opportunità di realizzare il proprio sviluppo”.
Papa Francesco incoraggia, quindi, i commercialisti ad operare sempre responsabilmente, favorendo rapporti di lealtà, di giustizia e, se possibile, di fraternità, affrontando con coraggio soprattutto i problemi dei più deboli e dei più poveri:
“Non basta dare risposte concrete ad interrogativi economici e materiali; occorre suscitare e coltivare un’etica dell’economia, della finanza e del lavoro; occorre tenere vivo il valore della solidarietà – questa parola che ha il rischio di essere cacciata via dal dizionario, oggi: la solidarietà … – la solidarietà come atteggiamento morale, espressione dell’attenzione all’altro in ogni sua legittima esigenza”.

-Bellissime parole, ma noi ragionieri, commercialisti, consulenti aziendali, tributaristi, questi valori (almeno parlo per me) cerchiamo di seguirli e mettere in pratica ogni giorno.
Il cliente che entra nel mio studio ha la mia massima comprensione, il mio supporto, non trova una bacchettona seria ed impostata che parla con termini difficili e incomprensibili. Certo è che il nostro impegno, la nostra volontà spesso non è riconosciuto.
Il punto è che non si ha più alcun rispetto per il nostro lavoro, che da decenni svolge un'attività insostituibile, da pochi riconosciuta.
Nella mia follia mi piacerebbe molto trascorrere una giornata con Renzi, e parlargli delle nostre problematiche, anzi nella mia follia vorrei che mi sedesse vicino nella mia scrivania dello studio tutto il giorno dalle 9,00 alle 20,00 e mi aiutasse a risolvere il quotidiano ............... ma non credo ciò avverrà mai. Vorrei che parlasse con l'imprenditore che non riesce più a pagare le tasse e si ritrova la casa all'asta. Con il pensionato che non ha capito cosa vuol dire invio telematico. Faccio esempi semplici, ma attuali.
La dura realtà è questa, NON CONTIAMO NIENTE, ma io da folle un segno del mio passaggio in questo mondo lo voglio lasciare.

Condividi su:

Seguici su Facebook