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Salvatore Chiosi: Il Leone di Vetro, un Film che "ruggisce" di successo!

Primo lungometraggio per il regista di Butta La Luna 2!

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Il Leone di Vetro è un lungometraggio storico-culturale che racconta il territorio attraverso la produzione del vino Raboso e ripercorre le vicende che hanno segnato l’Italia

nel 1866, in particolare prima del referendum con cui il Veneto è stato annesso all’Italia.

I Biasin e i Querini, due famiglie produttrici di vino, intrecciano i loro destini fra divisioni, intrighi, passioni e decisioni che rendono il futuro tutto da scoprire...

Il Regista:

Salvatore Chiosi, dal 1986 lavora in qualità di Aiuto Regista per il Cinema e la Tv. Ha collaborato con molti Registi Italiani.

Tra questi: Sergio Martino, Antonio Bonifacio, Mauro Cappelloni, Cristiano Bortone, Luca Ribuoli, Fabrizio Costa, Stefano Vicario, Vittorio Sindoni.

Ha curato la Regia di varie seconde unità per la Tv. Tra queste BUTTA LA LUNA 2 (alcune puntate anche Sceneggiatore) per Raiuno.

Tra le sue ultime Regie Teatrali: IL MEDICO PER FORZA di Molière, VITE A RISCHIO (pièce di cui è anche autore), LO ZOO DI VETRO di T. Williams, UN CUORE SOTTO UNA TONACA tratto da una prosa di J. A. Rimbaud

Per il Cinema ha scritto e diretto il Cortometraggio LA TRAMA DI AMLETO, presentato alla 62a Mostra Internazionale D’arte Cinematografica – Evento Speciale “Venezia Corto Cortissimo”. Firma, come Primo Lungometraggio, la Regia de Il LEONE DI VETRO prodotto da VENICEFILM.

L'Intervista.

-Quando ti sei accostato per la prima volta al mondo “artistico”?-

"Da piccolo ho frequentato una scuola di recitazione che – possiamo dire – mi ha “introdotto” nel mondo “artistico”. I miei primi passi sono stati sul palcoscenico del Teatro Politeama a Napoli. Poi nel tempo ho frequentato scuole specifiche; mi sono trasferito a Roma e ho iniziato a lavorare nel Teatro, nel Cinema e nella Televisione."

-E oggi cosa ti spinge a continuare questo percorso?-

"Per fortuna mi spinge ancora l’amore che ho per il mio lavoro; e poi la voglia di raccontare storie. Spero di continuare a farlo ancora per un bel po’ di tempo…"

-Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?-

"Successo non credo di averlo ancora ottenuto. Io mi definisco un ‘maratoneta’… uno che cammina, cammina… ma che per fortuna non si ferma… Persone da ringraziare tante! Soprattutto i Registi con cui ho lavorato; e sono davvero parecchi. Elencandoli ho paura di dimenticarne qualcuno. E comunque da ognuno di loro ho appreso e imparato il “mestiere”"

-Un aneddoto che mentalmente non ti lascia-

"Non ci sono nella mia memoria aneddoti da ricordare in modo particolare. Certo sia in Teatro che su un Set cinematografico o televisivo di cose ne succedono… ma nelle mie esperienze lavorative tutto è andato sempre abbastanza bene."

-Parlami del tuo ultimo “progetto”-

"Il mio ultimo “progetto” è “IL LEONE DI VETRO”, un film che narra la storia dei Biasin, produttori di vino, e dei nobili Querini, durante il periodo del referendum del 1866; referendum che sancirà l’annessione del Veneto al Regno d’Italia. L’idea di fare questo interessante lungometraggio storico-culturale è di Alessandro Centenaro, che ha poi sviluppato il soggetto e la sceneggiatura con Maximiliano Hernando Bruno e Renzo Carbonera. Io sono stato contattato successivamente, grazie a Maximiliano, coproduttore del Film, che ho conosciuto sul set della fiction “CUGINO & CUGINO” con Giulio Scarpati e Nino Frassica. Il fatto poi di scegliere me – meridionale di Napoli – per raccontare la storia di due famiglie Venete ( i Biasin e i Querini appunto)... beh! penso proprio sia una bella scommessa; per me e per VeniceFilm!"

-Definisciti in tre parole-

"Passionale, pignolo, testardo."

-Se tornassi indietro cosa non rifaresti?-

"Rifarei tutto quello che ho fatto. Rimpiangere non serve a niente…. “Panta Rei” ha detto Qualcuno tanto, tanto tempo fa!"

E noi di Sestodailynews continueremo a seguire Chiosi, i suoi progetti futuri, e la "passione" di questo pignolo e testardo regista Made in Italy!

Stelle di Giorno, invece, vi da appuntamento a domani per un'altra intervista, un'altra emozione!

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