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Giuseppe Alessio Nuzzo: Al via una sceneggiatura che avrà la "voce" di Giancarlo Giannini!

Un pensiero a Federica, il mio eroe, un esempio per tanti!!

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Il Social World Film Festival è una rassegna del cinema sociale che si sviluppa in vari eventi internazionali durante tutto l'anno per poi concludersi con una novegiorni a Vico Equense, in provincia di Napoli.

Il Social World Film Festival nasce nel 2011 da un’idea dell'allora ventunenne Giuseppe Alessio Nuzzo che ancora oggi ne è il direttore generale.

Il Social World Film Festival oltre che rassegna cinematografica può essere considerata come momento di aggregazione culturale e sociale, luogo di denuncia e riflessione: il cinema sociale inteso come mezzo di comunicazione internazionale, confronto oltre che contenitore di critica, sviluppo e promozione. I giovani sono al centro del festival, grazie alla realizzazione di attività annuali come il “Social in the Word”, il “Social in the School”, “Social and University”, “Doc to Young” o concorsi come il “Social World Contest” e molti altri.

Durante la finale che si tiene a Vico Equense, invece, centinaia di ragazzi[3] sono coinvolti nella “Giuria Giovani” e “Giuria Ragazzi” e nei workshop “Young Media Campus” e “Young Film Factory”. Il “Social World Film Festival” è, quindi, fondamentalmente un festival da giovani per giovani di giovani: da giovani, perché la kermesse è organizzata da un team di professionisti dai 18 ai 35 anni con una media di soli 25 anni di età, guidati da Giuseppe Alessio Nuzzo, uno dei direttori di festival più giovani d’Italia; per giovani, perché il festival offre diverse opportunità, tutte gratuite, dedicate a ragazzi italiani e internazionali; di giovani, perché la maggior parte delle opere in proiezione sono realizzate da giovani under 35.

Ogni anno, il festival dedica alcune attività, workshop e sezioni cinematografiche ad un tema preciso nell'ambito delle tematiche sociali. L’evento cinematografico del “Social World Film Festival” si sviluppa in cinque sezioni generali: “Selezione Ufficiale”, "Selezione Focus", “Selezione Smile”, “La Notte del Cinema” e "La Città del Cortometraggio

Cari lettori di Sestodailynews, per voi l'ospite illustre: Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore dell'evento cinematografico Social World Film Festival, in un'intervista rilasciata in esclusiva per la nostra testata!

L'Intervista

Quando ti sei accostato per la prima volta al campo artistico?

Mi sono accostato al mondo artistico per la prima volta all'età di 14 anni quando diressi un piccolo cortometraggio grazie ai mezzi e le attrezzature messe a disposizione dal mio liceo, l'Alfonso Maria dei Liguori di Acerra; fu un'esperienza unica che mi ha portato con il tempo ad affinare le mie capacità creative tanto da essere stato premiato anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini, dall'Unione Europea e la Fondazione Pubblicità Progresso.

Cosa ti spinge a continuare questo percorso?

Da cinque anni dirigo un importante evento cinematografico, il Social World Film Festival", mostra internazionale del cinema sociale. Le difficoltà, in un Italia in piena recessione, sono davvero tante ma la voglia di mostrare all'Italia ed al mondo intero che i giovani possono realizzare bene e con grande professionalità i propri sogni. Il festival rappresenta tutti i giovani che ce la mettono tutta per emergere. Beve info sul festival: La precedente edizione del “Social World Film Festival”, la numero quattro, ha visto nei ben 30 eventi collaterali la partecipazione di oltre 100.000 spettatori e si è conclusa con grandissimo successo dal 1 al 9 giugno 2014 nell’incantevole cornice della Città di Vico Equense (Na), dopo aver fatto tappa in svariate città nel mondo. L’evento ha visto la partecipazione di 15.000 ragazzi della Provincia di Napoli, 200 giovani giurati provenienti da tutta Italia e tantissimi altri per i tre workshop realizzati durante la rassegna cinematografica;

cosa peculiare ed unica del festival è stata l’organizzazione composta da oltre 50 giovani professionisti italiani tutti under 35 guidati dal direttore artistico più giovane d’Italia, classe ’89, Giuseppe Alessio Nuzzo, considerato tra le dieci eccellenze del cinema giovane italiano a Los Angeles nel 2011 e giurato del Premio Marc’Aurelio esordienti al Festival Internazionale del Film di Roma. Importantissimi personaggi del mondo cinematografico, televisivo e sociale tra cui Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta, Anna Falchi, Gabriel Garko, Isabella Ragonese hanno interagito direttamente con i tanti giovani protagonisti della kermesse.

Il Festival vanta anche il patrocinio e collaborazione di Rai, Medusa, Warner Bros, Luce-Cinecittà, Diva Universal, Ministero dell’Ambiente, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, Pubblicità Progresso e tantissimi altri, la partecipazione di una “Giuria di Qualità” di altissimo profilo guidata dal critico cinematografico di Rai Uno Valerio Caprara e di una “Giuria Critica” a cui hanno partecipato le maggiori testate nazionali tra cui Corriere della Sera, La Repubblica, Il Mattino, RDS, RaiNews, Radio Capital, il conferimento delle Medaglie del Presidente della Repubblica, del Senato Italiano e della Camera dei Deputati, l’altro patrocinio del Presidente del Parlamento Europeo e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Il tuo primo giocattolo?

Il mio primo giocattolo, di cui ho un ricordo più forte, è stato uno scatolo pieno di Playmobil, piccoli omini che rappresentavano fari lavori e circostanze; è proprio da li che mi è nata la voglia di raccontare varie realtà, anche un po' scomode e difficili, attraverso il cinema e la comunicazione.

Quale è la prima cosa che dici appena sveglio...

Grazie, perché ogni giorno è un dono, me lo prometto ogni giorno di ringraziare chi dall'alto pensa a noi perché molto spesso dimentichiamo l'importanza della vita e almeno una volta al giorno va ricordata.

A chi devi il tuo successo?

Il successo del SWFF è merito dei 50 giovani volontari che impiegano anima e corpo per fare forma al sogno di un festival dedicato al sociale interamente realizzato da giovani; un ringraziamento speciale va anche a chi, attraverso un semplice sorriso, una pacca sulla spalla ma anche il supporto economico e umano da spinta e linfa al nostro progetto, in primis il Comune di Vico Equense, la Regione Campania ed il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Se potessi tornare indietro cosa non rifaresti?

Rifarei tutto, non si vive di rimpianti, la vita è una strada anche in salita ma la fatica nel percorrere quella parte serve a formare il corpo e l'anima per affrontare con sorriso e voglia propositiva le avversità che il futuro ci riserva

Mamma e papà quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto?

I miei genitori sono stati primi attori della mia crescita professionale e umana, mi hanno sempre dato libertà ma sopratutto responsabilità, sono stato guidato e consigliato ma mai obbligato e quando sono caduto sono sempre stati con me per aiutarmi nella risalita. Hanno dato tutto per me e non ci sono parole per ringraziare il loro affetto

Qual è la tua città d'origine e cosa ricordi di lei?

Acerra è la mia città di origine ma anche la mia attuale città di residenza, una terra problematica ma dalle tante risorse e potenzialità, per la mia terra ho scritto una sceneggiatura per un documentario che sto girando in questi mesi, le immagini saranno doppiate da uno dei più grandi attori della cinematografia nazionale ed internazionale Giancarlo Giannini

Un pensiero a..................................

Negli ultimi tempi mi sto dedicando anche alla regia di un documentario che ha come protagonista tre storie campane, una mi è rimasta molto a cuore e il mio pensiero va a lei, Federica, una ragazza di 20 anni affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma) di tipo I o anche chiamata Morbo di Werdnig-Hoffman; è stata una delle prime pazienti in Campania a ricevere l’assistenza sanitaria domiciliare, resa necessaria pochi mesi dopo la sua nascita. La malattia colpisce i bambini in tenera età ed è caratterizzata dalla degenerazione delle cellule del midollo spinale: un bambino affetto dal morbo non è capace di sollevare la testa o di fare altri semplici movimenti; la deglutizione e l’alimentazione non sono normali e si ha difficoltà anche nel tossire. È presente una debolezza dei muscoli respiratori e si instaurano presto delle deformazioni toraciche che obbligano i bambini a essere collegati ai polmoni artificiali. La prognosi è di solito infausta, in quanto molti pazienti muoiono nei primi due anni di vita per insufficienza respiratoria. Tuttavia, in alcuni rari casi, come quello di Federica, i sintomi sono stabili e i pazienti possono vivere più a lungo. Federica è diventata il mio eroe perché riesce con normalità a vivere la sua condizione di disabilità, un esempio per tanti.

Il tuo ultimo progetto?

Ultimamente sto lavorando a svariati progetti, con il SWFF abbiamo terminato la postproduzione di uno spot contro l'abbandono dei minori che vede come protagonista la celebre attrice Anna Falchi; lo spot è stato realizzato interamente a bordo della MSC Splendida nell'ambito dell'evento cinematografico La Nave del Cinema 4.0 e sarà distribuito sulle maggiori emittenti nazionali come campagna di sensibilizzazione per Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini

Ringraziamo Alessio e gli diamo appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!

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