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Roberto Gavelli: Promontorio 7? L'opportunità per un film!!

Ananas Blog, dove l'analisi ...è di "casa"!!

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Possiede una vivace intelligenza, riesce ad eliminare "il banale" dall'immediato rendendo le sue battute "accessibili e inverosibilmente "fruibili", sarcasticamente "solare",  paradossalmente "completo" in tutte le sue affinità alchemiche, quando ride è contagioso e risolutivo. Insomma in due parole: Roberto Gavelli!

L'autore odierno è nato a Forlì nel 1963, è autore televisivo, drammaturgo e blogger.

Con il suo romanzo d’esordio, Promontorio 7, è riuscito nello straordinario intento di realizzare un’opera nella quale la passione per una scrittura tagliente, incisiva e diretta, tipica di chi scrive per i tempi “stretti” della televisione, si unisce alla malinconica ironia di chi riversa nella comicità le quotidiane difficoltà dell’esistenza.

Roberto Gavelli, Scrive testi comici da circa 20 anni, ha collaborato a trasmissioni televisive come Zelig Off, Camera Cafè, Mai Dire Grande Fratello e figli, Neurovisione (MTV), Tribbù (Rai 2).

Autore teatrale e vincitore del Premio Aretè per la comunicazione d’impresa con lo spettacolo motivazionale “Una nuova opportunità”.

Da 5 anni ideatore e amministratore di Ananas Blog, blog di analisi del settore comico, unico nel suo genere.

Il Libro: Promontorio 7

La trama:

Può un’intera esistenza essere rivissuta in pochi istanti?

Promontorio 7 è la storia di un uomo comune che cade in maniera rocambolesca da un palazzo di 12 piani e che, durante la caduta, rivive tutta la sua vita. Il tempo che lo separa dall’impatto con l’asfalto sembra infinitesimale, ma nell’attimo in cui un periodo particolarmente buio della propria esistenza irrompe nella sua mente, ecco che si trova sospeso nel vuoto all’altezza del 7° piano: un momento tanto denso e profondo da dargli la sensazione che il tempo si sia fermato. È l’inizio di un incontrollabile alternarsi di flashback che riaffiorano e di considerazioni sul precipitare verso la morte che lo assalgono, finché non si accorge di un legame indissolubile tra la velocità della caduta e i ricordi della sua vita passata. Si insinua così fra i suoi pensieri una speranza inattesa: la possibilità di trovare un sistema per avere salva la vita. Promontorio 7 è la storia di questa affannosa ricerca, giocata fra passato, presente e futuro. Una ricerca che, a un passo dalla morte, resta in bilico tra spazio e tempo, amori e fallimenti, destino e ricordi… mentre sotto attende inesorabile il traguardo del marciapiede.

Descrizione:

"Da pochissimo precipito a una velocità che può solo aumentare. Sono ad alcune decine di metri dall’asfalto. Vivo la strana contraddizione di un futuro fatto di pochi istanti, ma dentro al quale ci sono tutti gli anni della mia vita. Non so come sia possibile, eppure ho ancora del tempo a disposizione." Può un’intera esistenza essere rivissuta in pochi istanti? Promontorio 7 è la storia di un uomo comune che cade in maniera rocambolesca da un palazzo di 12 piani e che, durante la caduta, rivive tutta la sua vita. Il tempo che lo separa dall’impatto con l’asfalto sembra infinitesimale, ma nell’attimo in cui un periodo particolarmente buio della propria esistenza irrompe nella sua mente, ecco che si trova sospeso nel vuoto all’altezza del 7° piano: un momento tanto denso e profondo da dargli la sensazione che il tempo si sia fermato. È l’inizio di un incontrollabile alternarsi di flashback che riaffiorano e di considerazioni sul precipitare verso la morte che lo assalgono, finché non si accorge di un legame indissolubile tra la velocità della caduta e i ricordi della sua vita passata. Si insinua così fra i suoi pensieri una speranza inattesa: la possibilità di trovare un sistema per avere salva la vita. Promontorio 7 è la storia di questa affannosa ricerca, giocata fra passato, presente e futuro. Una ricerca che, a un passo dalla morte, resta in bilico tra spazio e tempo, amori e fallimenti, destino e ricordi… mentre sotto attende inesorabile il traguardo del marciapiede.

L'intervista allo scrittore Gavelli

Cosa non rifaresti "mai" se potessi tornare indietro?

Eviterei di buttarmi su progetti o idee troppo velleitarie. Purtroppo chi è creativo è la vittima ideale per “cialtroni” e “parolai” (ma si potrebbe usare un termine più pesante). Il fenomeno è strano: certa gente sembra che abbia in mano il mondo e invece non ha niente o, se ce l’ha, se lo tiene per sé.

Mamma e papà, quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto?

I miei sono un punto di riferimento costante anche adesso che non ci sono più. Mi hanno insegnato tante cose, per esempio il rispetto per le persone anziane (cosa che vedo raramente di questi tempi) a impegnarmi nelle cose in cui credo, a non dare troppo peso al denaro (in questo ci sono riuscito benissimo).

Parlaci di un tuo progetto o sogno...

Contribuire a rilanciare la sitcom (situation comedy) che è una forma di produzione televisiva che in Italia è quasi defunta, che potrebbe diventare (o tornare a essere) una piccola industria capace, magari, anche di esportare i propri prodotti all’estero.

E noi di Sestodailynews gli rinnoviamo l'appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!

Per seguire l'Autore :

http://ananasblog.wordpress.com/2014/11/03/il-ritorno-in-grande-stile-delle-espressioni-finto-basite/

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