L'Autrice.
Cristina Cassar Scalia è nata e vive in Sicilia, a Catania. Ma ha vissuto a lungo a Noto.
Capri è un luogo a cui è profondamente legata e per questo ha scelto di ambientarvi il suo primo romanzo.
Il libro.
LA SECONDA ESTATE di Cristina Cassar Scalia Sperling & Kupfer pagg. 480 euro 16,90 Uscita: 3 giugno 2014
La Trama.
Roma, 1982. È un freddo pomeriggio di marzo, ma la pioggia non ferma Lea, intenzionata a non lasciare vuoti i due posti riservati in platea. Un invito a teatro è quello che ci vuole per sentire meno la mancanza di suo figlio, ripartito per Londra, dove sta ultimando gli studi. Ma quel volto che scorge tra la folla, poche file più avanti, la lascia senza fiato. Possibile che sia davvero lui? Vent'anni prima, Lea aveva trascorso un'indimenticabile estate a Capri. L'atmosfera sofisticata ed eccentrica dell'isola l'aveva da subito conquistata, consolandola dell'ennesima assenza del marito. Il giorno in cui Giulio, uomo di successo, affascinante e premuroso, era comparso nella sua vita il cuore di Lea non aveva potuto opporsi. Nella cornice di un'antica villa ormai in rovina e custode di pericolosi segreti, tra i due era nata una passione travolgente e proibita. A nulla era servito tentare di resistere, e le conseguenze erano state drammatiche. Adesso che Lea ha lasciato il marito sembrerebbero non esserci più ostacoli al loro amore, che risboccia come se il tempo si fosse dimenticato di scorrere. Quell'estate però non è solo scolpita nei loro cuori, perché sottili trame legano al presente ciò che accadde allora. Lea e Giulio non lo sanno, ma la loro felicità dovrà ancora attendere, minacciata da una verità a lungo tenuta nascosta.
L'Intervista.
Quando ti sei accostata per la prima volta al mondo della letteratura?
Avevo diciotto anni.Partecipai a un concorso letterario, un premio Mondadori per giovani aspiranti scrittori, con un racconto sviluppato su un incipit di Gina Lagorio ( il concorso si articolava proprio così: sviluppare uno dei sei incipit che importanti autori avevano scritto appositamente). Era il 1995. Risultai tra i vincitori. Poi decisi che avrei studiato medicina, come avevo intenzione di fare, certa che ciò non mi avrebbe mai impedito, un giorno, di scrivere un romanzo, come sognavo di fare.
E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?
Oggi quel romanzo esiste davvero, edito da una grande casa editrice, Sperling & Kupfer, e si intitola “La seconda estate”. Oggi sono un’autrice pubblicata. Non avrei mai creduto di poter arrivare un giorno a vedere un mio libro sugli scaffali di tutte le librerie, nei supermercati e nei centri commerciali. Continuare il percorso che ho avuto la fortuna di iniziare è il più grande dei miei desideri.
Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?
In primo luogo il “Women’s Fiction Festival” di Matera, che, con la sua “Borsa del libro” permette alle aspiranti autrici di avere una chance in più. E’ stato proprio lì che una editor di Sperling ha scoperto il mio romanzo e ha voluto puntare su di me. Ringrazierei la mia agente, Maria Paola Romeo, che da Matera non ha più smesso di sostenermi e di consigliarmi. Su tutti, poi, ringrazierei mio marito, che mi ha seguito e incoraggiato con grande entusiasmo.
Un aneddoto che mentalmente non ti lascia.
Alla premiazione del concorso Mondadori, tanti anni fa, una giornalista mi chiese perché mai volessi studiare medicina, visto che scrivevo tanto bene. Le risposi che fare il medico non mi avrebbe mai impedito di coltivare la mia passione per la scrittura, mentre se avessi scelto una facoltà letteraria non avrei mai potuto fare il medico. Oggi posso dire di aver avuto ragione!
Parlami del tuo ultimo "progetto"
Ho in cantiere un nuovo romanzo. Non posso svelare molto in proposito, ma posso dire, in anteprima, che sarà ambientato in Sicilia.
Per realizzare il tuo sogno, con quale regista o autore vorresti lavorare se ti venisse data la possibilità di realizzare un film?
Molte delle mie fonti di ispirazione provengono dal cinema, più spesso da quello italiano del passato, perciò sarebbe davvero la realizzazione di un sogno se il mio romanzo venisse sceneggiato. Naturalmente quei grandi registi del passato non sarebbero più disponibili. Ma ce ne sono degli altri, e anche molto importanti. Metterei al primo posto Giuseppe Tornatore. Poi Paolo Virzì, e Ferzan Ozpetek.
Definisciti in tre parole.
Curiosa, romantica e chiacchierona.
Se tornassi indietro cosa non rifaresti?
Poche cose. Tutto ha un senso nella vita, e tutto serve.
Cosa consiglieresti ai giovani che si vogliono accostare al mondo della letteratura?
Consiglierei di leggere, leggere e ancora leggere, e di non abbandonare mai i loro sogni, perché un giorno o l’altro potrebbero avverarsi. Ma soprattutto di non chiudersi mai in sé stessi, e di tenere gli occhi ben aperti e le orecchie tese. Se io non l’avessi fatto, non avrei mai scoperto Matera e la Borsa del Libro, non avrei un romanzo pubblicato e adesso non sarei qui a parlarne con voi.
Ringraziamo la nostra ospite e rinnoviamo l'appuntamento su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!