«Non ce la facevo a stare senza di te» sussurrò.
«Eccomi, sono qui».
«Volevo sentirti. E poi ero triste».
«Perchè?»
«Perchè eri troppo lontano per poterti toccare» rispose lei, stupita per l’audacia delle sue stesse parole. «Ero triste per ogni ora che non passiamo insieme. Per ogni strada che percorro senza di te. Per ogni passo che fai senza tenermi sulle spalle. Per ogni notte che non dormiamo assieme e per ogni mattina che non ci svegliamo vicini».
Jan-Philipp Sendker, L’arte di ascoltare i battiti del cuore