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Social recruiting: perchè il social fa bene ai talenti (e anche alle aziende).

Aziende sempre più social, anche nella ricerca del personale.

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Eccoci a un nuovo appuntamento di UniversoDigitale, oggi vediamo come i social possono aiutare le aziende anche nella ricerca di personale.

Social recruiting, o social hiring, o social media recruitment, sono tutti sinonimi per indicare il processo di ricerca e selezione dei candidati fatto attraverso le piattaforme dei social network, che interessa trasversalmente neolaureati e persone con esperienza, società di ricerca e selezione del personale e le funzioni HR delle aziende.

LinkedIn: non solo laureati, manager e superspecialisti
Parlando di social recruiting, il social network protagonista è senza dubbio Linkedin, anche Facebook e Twitter vengono utilizzati, ma con percentuali decisamente inferiori.
LinkedIn ha 300 milioni di iscritti nel mondo, in Italia si sono raggiunti a giugno 2014 i 7 milioni con una crescita esponenziale negli ultimi anni (erano solo 2 milioni a fine 2011). Ciò smentisce che LinkedIn sia solo per profili alti: questi numeri e questi trend fanno supporre che tra gli iscritti saranno sempre più rappresentate tutte le categorie professionali.
Alle aziende è fortemente consigliato aprire una propria Company Page su Linkedin, non solo per farsi conoscere e promuovere i propri prodotti e servizi (tramite le apposite Show Case Pages), ma anche per interagire, con notizie e aggiornamenti, con il proprio target di riferimento, e per partecipare ai gruppi condividendo competenze e conoscenze. Questa presenza attiva porta naturalmente l'azienda a qualificarsi come interlocutore interessante, facilitando il tal modo anche il processo di ricerca delle professionalità più adatte da inserire nei vari ruoli aziendali. È possibile non solo inserire annunci di lavoro ma anche utilizzare servizi di ricerca a a pagamento offerti da Linkedin. Più in generale, è possibile la ricerca dei profili più adeguati tramite keyword ben scelte, e, a fronte di una presenza attiva ed efficace sul social, essere individuata e contattata da persone con profili interessanti motivate ad entrare in azienda.

Le imprese devono diventare sempre più digitali
Tra gli altri attori del recruiting, le società di ricerca e selezione e i responsabili HR da tempo sono convinti sostenitori dei social network, che consente di allargare il bacino dei candidati, di verificare completezza e solidità dei curricula ricevuti e soprattutto di ridurre enormemente i tempi del processo di selezione.
Su Linkedin la maggior parte degli iscritti non è alla ricerca di un nuovo lavoro, ma sta sul social per gestire le sue relazioni, seguire persone e aziende di riferimento, tenersi informati negli ambiti di interesse.
Nel recruiting è quanto mai vero quello che si afferma sul digitale come trasversale a tutte le funzioni aziendali, non limitato alla sola comunicazione o al marketing. Nel social recruting le HR fanno conoscere innanzitutto l'azienda, presentandone le qualità e i punti di forza per rendersi appetibili ai candidati migliori. Si noti a margine che ciò apre il tema delle competenze richieste da queste nuove funzioni social che non sono ancora così diffuse: un conto e postare un annuncio di ricerca di personale, un altro è mantenere una presenza aggiornata e di qualità sui social.

Anche nel selezionare e assumere le persone la rivoluzione digitale è arrivata nelle aziende, con qualche difficoltà certamente, ma anche tenendo presente che:
“Social recruiting generates strong ROI, both in dollars and candidate quality”, come afferma il Jobvite Social Recruting Survey.

E voi, cosa ne pensate? Scrivetemi le vostre opinioni, e appuntamento alla prossima settimana con un nuovo articolo di UniversoDigitale!

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