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Sant' Aniceto

Santo del 20 aprile

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Nato intorno al 166 fu vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica che lo venera come Santo, tra il 155 ed il 166

Figlio di Giovanni originario di Vico Morcote ( Canton Ticino) legionario emigrato ad Emesa In Siria.

Non è chiaro il motivo del suo ritorno a Roma, ma si presume che Aniceto (o Anicito) fosse stato allontanata dalla Chiesa dìoriente come eretico che si opponeva al movimento gnostico.

A Roma in quegli anni era particolarmente in voga il pensiero di Marcione e Aniceto con l'appogggio della chiesa fondata da San Giustino di Nablus, nei primi anni del suo episcopato concentrò i suoi sforz per contrastarlo.

Si oppose anche ai movvimenti filosofici dell'epoca, diventando difensore della fede apostolica e secondo il Liber Pontificalis Aniceto diede il permesso ai sacerdoti do portare i capelli lunghi, a difesa di una moralità ecclesiasticoa che doveva essere anche visibile.

Durante il suo papato Policarpo di Smirne l'ultimo discendente degli apostoli alla veneranda età di 80 anni, decise di recarsi a Roma per risolvere la controversia sulla data in cui celebrare la Pasqua. Pasqua che la Chiesa di Smirne come gli ebrei celebrava il quattordicesimo giorno del mese di Nisan, indipendentemente dal giorno della settimana, in contrasto con la Chiesa Romana che festeggiava la ricorrenza nel giorno di domenica.

Aniceto e Policarpo non giunsero ad una decisione comune, ma si lasciarono in ottimi rapporti evitando un gravissimo Scisma tra la Santa Romana Chiesa e quella Greca.

Secondo Eusebio di Cesarea «Policarpo non poteva persuadere Aniceto, né Aniceto Policarpo. La controversia non fu risolta, ma le relazioni non furono interrotte».

Lo stesso Eusebio riporta inoltre che, durante l'episcopato di Aniceto, anche lo storico cristiano Egesippo visitò Roma. Questa visita viene spesso citata come segno dell'importanza della sede romana già dagli albori del cristianesimo.

Dopo il 161 sotto la guida dell'Imperatore Marco Aurelio, prese forza il Montanismo, un nuovo movimento cristiano che faceva tenere ai suoi membri dei comportamenti antisociali che irritavano la parte laica di Roma che deteneva il potere satatale e che non faceva distinzione tra cristiani ortodossi e cristiani eretici. E proprio a causa di questi comportamenti estremi molti vescovi furono condannati a morte e gli stessi Policarpo e San Giustino Patirono il martirio.

Alcune fonti storiche sostengono che anche Aniceto avesse patito il martirio, pur senza riportare nessun dettaglio sul tipo di sofferenza e con data che varia tra il 16, 17 e 20 aprile

Aniceto fu il primo vescovo di Roma ad essere sepolto in quelle che poi sarebbero diventate le Catacombe di San Callisto

Nel 1604 le sue reliquie furono traslate nella Cappella di Palazzo Altemps sopo che Papa Clemente VII autorizzò la richiesta fatta dal Duca Giovanni Angelo Altemps di avere i resti di Papa Anicito nella cappella di famiglia.

La sua memoria liturgica si celebra il 20 aprile.


 

 

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